In questi giorni Scillato è stato oggetto di visite da parte di agenzie turistiche, oggi 03/04/2022 è stata la volta della BusEventiSicilia, un ottima agenzia, guidata eccellentemente da Luis Pomara e dalla sua graziosa moglie che ci ha dato l’onore di potere accogliere un gruppo di simpatiche e attente persone per raccontare qualcosa del borgo che io definisco “invisibile” ma che è ricco di storia che aspetta solo di essere svelata.

Nel poco spazio che avevamo a disposizione Giovanni Capizzi ( Presidente SiciliAntica), Stefano Lo Conti ( segretario SiciliAntica) , Filippo Capuano ( Ente Parco Madonie sportello Qui Parco Scillato), Rosa Maria Guggino ( socia SiciliAntica), Maurizio Domenico Quagliana ( socio SiciliAntica resposnabile settore escursionistico) con la grande disponibilità di Alberto Battaglia e tutta la sua squadra abbiamo tentato di far conoscere Scillato.

Il percorso  prevede la  visita di  alcuni mulini che si trovano lungo i “torrenti” Agnello e Gulfone, del  Santuario di Maria SS della Catena, del mulino Raso e del mulino paraturi oggi museo dell’acqua.

Partenza piazza Aldo Moro, dallo stemma del Comune dove Stefano ha declamato la poesia “Sciddatu è amuri” di Antonio Barracato, poi mulino Asiniddaru con la spiegazione, eccellente, di Rosa Maria Guggino e l’intervento tecnico di Maurizio Domenico Quagliana, una sosta veloce ai ruderi del mulino du parrinu e giù per la via della transumanza – via Autonomia- fino a giungere nella piazzetta antistante al Santuario Maria SS della Catena. Le funzioni domenicali in corso hanno reso difficile la visita all’interno della chiesa dove sono custoditi la statua della Madonna patrona di Scillato, il fonte battesimale in pietra di Collesano, l’acqua santiera,  tutte del XV secolo.

Il viaggio è continuato visitando il mulino Raso, sul versante del “torrente” Gulfone per giungere al mulino paraturi oggi sede del museo dell’acqua gestito dall’Ente Parco delle Madonie. Il museo offre una spiegazione ricca di pannelli sul ciclo dell’acqua e sul fenomeno carsico dell’acqua delle Madone. All’interno un plastico rappresenta le Madonie e fà vedere in modo pratico come l’acqua si infiltra nelle fessure della roccia e finisce nel sottosuolo sciogliendo il carbonato di calcio e creando i fiumi sotterranei che dopo avere percorso centinaia di chilometri spuntano in superficie (sorgiva). Le acque vengono cosi captate e utilizzate dall’uomo per gli usi domestici o industriali. Il tutto raccontato magistralmente dal nostro Stefano Lo Conti.  Un breve video, azionato all’interno da Filippo Capuano sul grande schermo di un televisore, dà ulteriori elementi di riflessioni sulla importanza dell’acqua e sul suo buon uso.

Sulla via del ritorno attira l’attenzione dei gitanti un murales di un artista bolognese , il “palazzo Cirino” luogo di villeggiatura del compianto giudice Cesare Terranova e della moglie Giovanna, un busto dedicato alla sua memoria e a quello della sua scorta Lenin Mancuso.

Anche se di corsa e con la stanchezza sulle gambe siamo riusciti a dare ai nostri amici turisti l’idea di quello che è Scillato che come diciamo noi del luogo non è solo uno svincolo. Una signora del gruppo mi confessa che non si aspettava che Scillato fosse cosi “carino”.

Per farci perdonare per cotanta fatica,  Alberto Battaglia e i suoi aiutanti, hanno offerto  agli amici visitatori, la degustazione di prodotti locali: pane cunsatu, formaggio del caseificio locale di Di Maria Giuseppe, confetture di albicocche e spremute di arancia.

Grazie, a presto!!